Torna per la sua terza edizione AmarCorti, la sezione dell’Umbria Film Festival dedicata ai registi di oggi e di domani, quest’anno con una grandissima novità: i premi saranno assegnati da una giuria di professionisti.
Trascina l’immagine verso sinistra e scopri i volti dei giudici.
- Agostino Ferrente, che nel 2020 ha presentato il suo ultimo documentario, Selfie, al Festival internazionale del cinema di Berlino
- Giulia Cosentino, sceneggiatrice, assistente alla regia in Martin Eden di Pietro Marcello e Io Capitano, prossimo film di Matteo Garrone, e regista tra gli altri di Lui e Io
- Giuseppe Scoditti, nel cast dell’ultimo film di Nanni Moretti, Il Sol dell’Avvenire, presentato in concorso al 76° Festival di Cannes
I tre giurati valuteranno i nove cortometraggi scelti dal comitato di selezione e assegneranno due premi: il Miglior Corto si aggiudicherà una collaborazione per la realizzazione di una nuova opera a cura di Produzione Straordinaria S.r.l., l’entrata in concorso all’Italian London Short Film Festival e verrà proiettato a Londra, nell’ambito della rassegna cinematografica di CinemaItaliaUK.
La Menzione d’Onore avrà invece libero accesso all’archivio di Augustus Color, eccellenza da oltre 40 anni nel campo della produzione, post-produzione e restauro di vecchie pellicole.
La selezione dei cortometraggi, molto diversi tra loro per genere, stile e tematiche trattate, ha l’obiettivo di promuovere e divulgare le opere di cineasti emergenti, favorendo l’incontro e il confronto per il nuovo cinema nazionale. Le proiezioni di AmarCorti si svolgeranno nella giornata del 7 luglio. Il pomeriggio dell’8 luglio avranno invece luogo la premiazione della sezione e un incontro moderato da Lee Marshall con la giuria, aperto al pubblico.
Le proiezioni si svolgeranno nella giornata del 7 luglio. Il pomeriggio dell’8 luglio avranno invece luogo la premiazione della sezione e un incontro moderato da Lee Marshall con la giuria, aperto al pubblico.
Ecco dunque i prescelti di quest’anno!
Super Jesus
di Vito Palumbo. 20’, 2022. Con Luca Avagliano, Fabrizio Boffetti
Carlo ha nove anni, è gravemente malato, e ha una passione sfegatata per Gesù. Ugo è stato messo in Cassa integrazione, ateo e comunista, ma preso da necessità, decide di partecipare ad un casting in cui cercano un Gesù. Così Ugo, diventerà il supereroe più grande di tutti i tempi: Super Jesus.
Tria: del sentimento del tradire
di Giulia Grandinetti. 17’, 2022. Con Irene Casagrande, Ilir Jacellari, Tiziana Foschi
In una Roma distopica, vige una legge per cui le famiglie immigrate non possono avere più di tre figli. Se ne arriva un quarto, lo si deve far nascere, ma poi uno dev’essere ucciso, dando alle femmine la precedenza per il sacrificio. Zoe, Iris e Clio sono tre sorelle, ma una di loro presto verrà uccisa.
Volevo essere Gassman
di Cristian Scardigno. 16′, 2021. Con Simone Finotti, Sofia Maggi, Astrid Meloni
Aldo Marianecci, attore 40enne in cerca di fortuna, torna nella sua città natale, Cisterna di Latina. Trascorrerà il week-end con gli amici di sempre e con una giovane americana conosciuta su un set a Cinecittà. L’attesa di una telefonata che potrebbe cambiargli la vita, segna le sue giornate.
Le variabili dipendenti
Di Lorenzo Tardella. 15’ , 2022. Con Simone Evangelista, Mattia Rega, Silvia Venturi
In un teatro, al buio, Pietro e Tommaso si baciano per la prima volta, ma quando si riaccendono le luci i due ragazzi hanno aspettative diverse su cosa avverrà, tra speranza e paura, desiderio e complessità.
Il mare che muove le cose
Di Lorenzo Marinelli. 15′, 2022. Con Gea Martire, Nando Paone.
Massimo ha il morbo di Parkinson, l’incontro con un ragazzo africano gli darà l’opportunità di reagire al dolore.
Dream of Glass
Di Andrea Bancone. 21’, 2022.
Manuele, un ragazzo non vedente, intraprende un viaggio alla scoperta dell’isola di Ventotene, dove attraverso un laboratorio sensoriale entrerà in contatto con i ragazzi della scuola dell’isola aiutandoli alla sensibilizzazione con il gioco e continuerà poi l’esplorazione del mare e della parte selvaggia dell’isola insieme a vari Ventotenesi.
Tracce perdute
Di Gianluca Gloria. 10’, 2023. Con Antonio Catania, Silvia D’Amico
Un attempato ispettore e un’impacciata recluta indagano sulla misteriosa scomparsa di un uomo anziano. Della famiglia non c’è traccia e si sospetta un rapimento. Nonostante il disordine, però, tutti gli oggetti di valore non sono stati toccati nella casa dell’uomo scomparso. Mentre emergono i particolari, il mistero si infittisce.
Jamal Tosmal
Di Martina Pastori. 17’, 2022.
Jamal Tosmal è una commedia cinica e strampalata. I due protagonisti vivranno un’avventura “coming of age” tragicomica nelle periferie di Marsiglia, che li porterà a scoprire che oltre ai palazzoni, vi possono scoprire dei “tesori” incredibili ed inaspettati.
Donde Los Niños No Suenan
Di Stefano Sbrulli. 20’, 2022.
Lourdes e la sua famiglia vivono a pochi metri da un’enorme miniera di piombo che contamina l’ambiente in cui vivono. I figli di Lourdes soffrono di gravi patologie provocate dall’avvelenamento da metalli pesanti, con conseguenze sulla loro aspettativa di vita.
FUORI CONCORSO
VINCITORE DEL PIGNETO FILM FESTIVAL, ROMA 2022
Tsunami di Leo Černic
Il racconto del regista Leo Černic cerca di esplorare il tema della cura (e del prendersi cura) in maniera scherzosa e apparentemente leggera.
E’ una storia che a colpo d’occhio può sembrare una commedia dell’assurdo, ma cela in profondità uno spettro di intenti più profondo. Il regista ha voluto affrontare il tema della follia, dell’emarginazione sociale, della speranza, dell’amore e, anche se marginalmente, il disastro climatico che stiamo affrontando e affronteremo. Ogni qual volta incrociamo qualcuno fuori dalla norma cerchiamo stupidamente di curarlo e normalizzarlo aspettandoci che diventi come noi, credendo addirittura di essere d’aiuto. E se alla fine non ci riusciamo, lo emarginiamo eliminando il “problema”. Questa storia vuole semplicemente essere un piccolo ed umile monito a lasciarsi andare, accettare e accettarsi. Tsunami racconta la storia di Speedo, un giovane uomo che vive in un mondo che ormai non riconosce più come suo. Presto capirà che l’unica cura al suo malessere è cercare ciò che questo mondo non è, e lasciarlo respirare.