Africa contesa. La risposta del continente all’assalto delle superpotenze
10:30 Saluti
Mirco Rinaldi Sindaco di Montone
Marisa Berna Presidente onorario Associazione Umbria Film Festival APS
10:45
Enzo Nucci dialoga sui temi al centro del suo ultimo libro: “Africa contesa. La risposta del continente all’assalto delle superpotenze”
Con:
Lucia Goracci, giornalista, corrispondente Esteri RAI;
Marco Tarquinio, parlamentare europeo, già Direttore di Avvenire;
Fabiola Bedini, esperta di Cooperazione internazionale allo sviluppo;
Piero Sunzini, Direttore della Ong Tamat-Perugia (in collegamento da Bamako-Mali);
Carla Barbarella, già parlamentare europea e coordinatrice di Alisei;
Coordina: Giovanni Parapini – Direttore della sede regionale RAI dell’Umbria
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Gli eventi che hanno preso forma dal 2020 a oggi sono le levatrici di un nuovo ordine mondiale i cui equilibri, sviluppi e confini sono ancora tutti da definire.
Un work in progress che fa dell’Africa il tassello centrale del puzzle geopolitico in fieri. La Russia è tornata al lavoro per riconquistare posizioni che deteneva durante la guerra fredda, entrando in competizione con la Cina. Gli Stati Uniti faticano a seguire il cammino di un continente in rapida evoluzione mentre i Paesi europei (in particolare la Francia) pagano lo scotto di un passato coloniale che si perpetua fino ai giorni nostri grazie al sostegno artificioso a “governi fantoccio”. Intanto anche la Turchia ha fatto il suo ingresso nel continente ….
In questo coacervo di interessi – materie prime, controllo geopolitico del territorio, basi militari, commercio – l’Africa prova a ritagliarsi un ruolo inedito, anche attraverso la nascita di un nuovo movimento di Paesi non allineati, ma su tutto pesa l’incognita jihadista. L’Africa oggi è un alleato prezioso che fa gola a troppi, ma la decolonizzazione di facciata ha reso i leader più consapevoli delle potenzialità di popoli e risorse. E ormai nessuno si accontenta delle poche briciole lanciate astutamente dal tavolo dei Paesi ricchi….
«Oggi registriamo che il crescente processo di interdipendenza promosso dalla globalizzazione è bruscamente venuto meno, unitamente alla spinta verso valori e obiettivi globalmente condivisi. Antichi fantasmi sono riapparsi e il linguaggio della cooperazione, e della costruzione di regole di convivenza internazionali rispettose dei popoli, viene messo a dura prova, lasciando il posto a crescenti tensioni geopolitiche, quando, purtroppo, non a conflitti» (Sergio Mattarella).