“Tutti mi considerano un sognatore con la testa tra le nuvole, e va bene, in un certo senso lo sono, ma so anche riconoscere la realtà: eccola, è quella seduta lì in fondo. Non dico che voglio andarci a pranzo insieme, ma se proprio devo, lo faccio…”Terry Gilliam
Dall’infanzia frugale nelle campagne gelate del Minnesota al mondo incandescente di Hollywood, passando per la controcultura di New York, Los Angeles e Londra negli anni Sessanta e Settanta, la vita di Terry Gilliam è stata vivace, divertente e anticonvenzionale quanto i suoi film. Il regista di Banditi del tempo, Brazil, Le avventure del barone di Munchausen, La leggenda del re pescatore, L’esercito delle 12 scimmie e Paura e delirio a Las Vegas – nonché uno dei fondatori dei Monty Python – racconta la sua vita fino all’ultimissima avventura di The Man Who Killed Don Quixote. Gilliamesque è un viaggio scatenato nella mente di un genio creativo e un impareggiabile ritratto della cultura pop di fine Novecento.
Incontro con Terry Gilliam moderato da Francesco Alò
Piazza Fortebraccio 7 luglio ore 20.30
L’unico membro fondatore americano del Circo volante dei Monty Python, Terry Gilliam si è laureato in scienze politiche all’Occidental College di Los Angeles, dopodiché si è trasferito a New York dov’è diventato il vice redattore della rivista Help! Magazine e un fumettista freelance. Nel 1967 è partito per l’Inghilterra dove ha iniziato un nuovo capitolo della sua vita come animatore. Dopo aver messo il suo nome sul grande schermo come co-regista di Monty Python e il Sacro Graal, è anche riuscito a far credere alle persone che lui sia stato totalmente responsabile per la produzione di film come Jabberwocky, Banditi del tempo, Brazil, Le avventure del barone di Munchausen, La leggenda del Re Pescatore, L’esercito delle 12 scimmie, Paura e delirio a Las Vegas, I fratelli Grimm e l’incantevole strega, Tideland – Il mondo capovolto, Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo, The Zero Theorem e finalmente dopo più di 25 anni, The Man Who Killed Don Quixote. Per tenersi impegnato fra un film e l’altro, si è catapultato nel mondo dell’opera nel 2012, dirigendo l’English National Opera ne La dannazione di Faust di Berlioz e nel 2014 ha diretto lo stesso gruppo in Benvenuto Cellini, sempre di Berlioz. È stato premiato e nominato numerose volte per i suoi film e le sue opere liriche.