I vincitori del 28° Umbria Film Festival

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La giuria di Amarcorti ha decretato i vincitori di questa edizione, mentre il pubblico e i fan più piccoli del Festival si sono occupati di scegliere rispettivamente il miglior film e il miglior cortometraggio per bambini.

 

AMARCORTI 2024 – Miglior film: Rasti

di Paolo Bonfadini e Davide Morandi

 

Con una poetica spielberghiana e attraverso la creazione di un personaggio di pura fantasia, il film racconta una tenera storia d’amore fra padre e figlia, segnata dall’ostinata voglia di esserci e manifestarsi in un momento importante come il compleanno, che scandisce la crescita di una bambina, e da senso alle esistenze di una famiglia. E proprio quando, sul crinale di un’idea pura e misteriosa, la disperazione sembra fare capolino, con l’ausilio di una concierge, prima perplessa, poi complice, e veicolato da piccoli segnali luminosi, un amore forse non più detto, ma che batte ancora forte, trova un modo originale per manifestarsi nel cuore di un uomo e una donna, per una volta non solo padre e madre.

AMARCORTI 2024 – Menzione speciale: Corpo Unico

di Mia Benedetta

Per aver raccontato, sostenuta da un cast di prim’ordine, attraverso l’allegoria, un tema drammaticamente attuale in modo non retorico. Fondendo parole e immagini in un limbo onirico attraverso il quale la cieca violenza cerca l’espiazione fondendo in un unicum vittima e carnefice, l’opera riesce a restituire, da un punto di vista mai banale, l’assurdità delle derive estreme in cui possono sfociare gli amori tossici.

AMARCORTI 2024 – Menzione speciale a Lavinia Sannino, Chell’n Cuollo

di Olga Torrico

Per essere riuscita a trasmettere con un’interpretazione essenziale ed estremamente naturale tutti i risvolti emotivi e le derive culturali di un coming of age, in un contesto profondamente legato al mondo rurale e ai suoi archetipi ancestrali.

AMARCORTI 2024 – Menzione speciale a Francesco Gheghi, Mignolo

di Gianluca Granocchia

Per aver saputo incarnare e trasmettere con straordinaria intensità e immediatezza il tormento esistenziale giovanile, catalizzando su di sé l’attenzione del pubblico e scuotendolo profondamente. La sua interpretazione, all’interno di un film che esplora il tema del doppio e ci pone di fronte allo specchio, ci costringe a confrontarci con la parte più oscura della nostra anima.

MONTOONS – Miglior corto per bambini: Mouse House

Di Timon Leder