Olivier Assayas ha portato al 28° Umbria Film Festival il suo ultimo film Hors du temps (2024) ed è stato omaggiato con le chiavi della città di Montone.

Il suo primo cortometraggio, Copyright (1979), attira l’attenzione di Serge Toubiana e Serge Daney, che gli propongono di collaborare con i Cahiers du cinéma, rivista per la quale scrive dal 1980 al 1985, mostrando un particolare interesse per il cinema orientale. Parallelamente, appassionato di musica rock, scrive anche per Rock & Folk, collabora come sceneggiatore con Laurent Perrin e André Téchiné, e realizza altri cortometraggi.

Nel 1986 esordisce come regista di lungometraggi con Désordre – Disordine, ambientato tra le bande giovanili di Parigi. I suoi film successivi si concentrano sui conflitti generazionali e sulle difficoltà nelle relazioni interpersonali, come in Il bambino d’inverno (1989), Contro il destino (1991), interpretato da uno degli attori simbolo della Nouvelle Vague, Jean-Pierre Léaud, e soprattutto in L’eau froide (1994). Nel 1996 dirige la sua opera più acclamata, Irma Vep, un omaggio al pioniere del cinema francese Louis Feuillade e al cinema di Hong Kong.

Nel 2000, Assayas dirige la produzione in costume Les Destinées sentimentales, tratto da un romanzo di Jacques Chardonne, con Emmanuelle Béart e Isabelle Huppert. Nei film successivi, Demonlover (2002), ambientato nel mondo della produzione dei manga, e Clean (2004), che esplora l’ambiente del punk e vede nuovamente protagonista Maggie Cheung, Assayas ritorna a una forma cinematografica sperimentale e a una narrazione più intimista. Nel 2005 dirige un episodio del film collettivo Paris, je t’aime, dedicato al III arrondissement di Parigi, e nel 2007 partecipa a Chacun son cinéma, film celebrativo prodotto per il Festival di Cannes da Gilles Jacob, composto da 33 brevi cortometraggi d’autore.