Regista, sceneggiatore, comico, illustratore, fumettista, animatore, scrittore, produttore cinematografico e scenografo, statunitense naturalizzato britannico, vanta una lunghissima carriera costellata di opere di straordinario impatto visivo. I suoi film celebrano costantemente il potere dell’immaginazione e sfidano gli spettatori a osservare il mondo da una prospettiva diversa.
Nato nei pressi di Minneapolis – Minnesota – nel 1940, Gilliam si trasferisce a Londra negli anni ‘60, dove diventa un membro fondamentale del leggendario team dei Monty Python con cui condivide il successo della serie innovativa, diventata poi un cult, Monty Python’s Flying Circus, trasmessa dalla BBC dal 1969 al 1974. Co-dirige poi con Terry Jones Monty Python and the Holy Grail (1975) e contribuisce come scenografo, attore, sceneggiatore e animatore a Monty Python’s – Life of Brian (1979). In Monty Python’s – The meaning of life (1983), Gilliam dirige l’eccentrico cortometraggio “The Crimson Permanent Assurance”. Per l’eccezionale contributo al cinema britannico, il gruppo dei Monty Python ha ricevuto il BAFTA Award nel 1988.
Il debutto di Gilliam come regista solista risale al 1977 con Jabberwocky, seguito dal successo di Time Bandits (1981). Il 1985 segna l’uscita di Brazil, acclamato come miglior film dalla Los Angeles Film Critics Association e nominato a due premi Oscar (sceneggiatura originale e scenografia). A Brazil ha fatto seguito The Adventures of Baron Munchausen (1988), girato a Roma con un cast stellare che includeva John Neville, Robin Williams e Oliver Reed, ricevendo quattro candidature all’Oscar.
Negli anni ‘90 Gilliam dirige tre film negli Stati Uniti: The Fisher King (1991), vincitore del Leone d’Argento al Festival Internazionale del Cinema di Venezia. Il capolavoro distopico 12 Monkeys (1995) lo vede dirigere Bruce Willis e Brad Pitt in un avvincente viaggio nel tempo. Nel 1998, porta sul grande schermo Fear and Loathing in Las Vegas, tratto dal romanzo di Hunter S. Thompson, con le indimenticabili interpretazioni di Johnny Depp e Benicio del Toro.
Nel 1998 Gilliam intraprende quella che diventerà una delle sue sfide cinematografiche più grandi e difficili: The Man Who Killed Don Quixote. Le riprese, iniziate in Spagna nel 2000, vengono sospese dopo poco a causa del forte maltempo, degli infortuni di alcuni attori e di vari altri imprevisti e disavventure. La travagliata vicenda realizzativa del film è stata raccontata nel documentario Lost in La Mancha (2002) realizzato da Keith Fulton e Louis Pepe, due collaboratori di Gilliam.
Con il suo Don Quixote in pausa forzata, Gilliam si dedica ad alcuni progetti internazionali: dirige The Brothers Grimm (2005) con Matt Damon e Heath Ledger, e l’inquietante Tideland (2005), con Jodelle Ferland e Jeff Bridges. Co-scrive e dirige anche The Imaginarium of Doctor Parnassus (2009), con un cast che include Heath Ledger, Johnny Depp, Colin Farrell, Jude Law, Christopher Plummer e Andrew Garfield. Nel 2009 gli viene conferito il BAFTA Fellowship alla carriera, uno dei riconoscimenti più importanti nel mondo del cinema.
Nel 2011, scrive e dirige The Wholly Family, premiato come miglior cortometraggio dall’European Film Academy. Nel maggio dello stesso anno, fa il suo debutto con successo nella regia lirica, dirigendo La damnation de Faust di Hector Berlioz per la English National Opera di Londra. Sempre nel 2011 riceve anche il Premio Fondazione Fellini.
Gilliam torna poi al suo peculiare universo di fantascienza con The Zero Theorem, film del 2013 presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, ma arrivato in Italia solo tre anni dopo.
L’esplorazione della direzione teatrale e della performance dal vivo continua con la regia di Benvenuto Cellini (2014) e con la sua partecipazione come attore nella serie di spettacoli Monty Python Live (Mostly) (2014), che celebra l’eredità del gruppo comico.
Nel 2018, dopo numerosi tentativi e 20 anni di attesa, The Man Who Killed Don Quixote arriva finalmente nelle sale.
La visione di Terry: l’immaginazione senza limiti
Il suo approccio al cinema è profondamente radicato nella convinzione del potere dell’immaginazione.
“Nei miei film cerco sempre di suggerire nuovi modi di guardare il mondo. Magari qualcuno deciderà di seguire quella direzione e magari troverà qualcosa di ancora più interessante. Oggi, nel mondo in cui viviamo, ci sono così tanti Media che ti premono addosso e ti dicono: ‘Questo è il mondo. Questa è la realtà’. Io non voglio quel limite, voglio che le persone usino l’immaginazione per creare mondi diversi. Per questo Don Chisciotte è un personaggio così importante. La sua visione della realtà è folle, nobile e meravigliosa. La realtà prova a sconfiggerlo e schiacciarlo, ogni volta. E lui si rialza, ogni volta. E’ uno dei più grandi eroi della letteratura e dovremmo tutti imparare da lui.”
Il legame tra Terry Gilliam e il borgo di Montone è profondo e duraturo: riceve le Chiavi della Città di Montone nel 1998, diventandone Cittadino Onorario nel 2010.
L’Associazione Umbria Film Festival con grande onore lo annovera come suo Presidente Onorario e ideatore del suo iconico logo: una rivisitazione illuminata del celebre ritratto di Battista Sforza di Piero della Francesca.
Attualmente, Terry Gilliam sta lavorando al suo prossimo attesissimo film, Carnival At The End Of Days, una sceneggiatura scritta a quattro mani con Christopher Brett Bailey. Le riprese dovrebbero iniziare nel 2025, con un cast che dovrebbe includere grandi nomi del cinema, quali Johnny Depp, Jeff Bridges e Adam Driver.
“Dio decide di distruggere l’umanità per aver mandato in malora il suo bellissimo giardino – la Terra -. Una sola persona cerca di salvare, in qualche modo, gli esseri umani, Satana: ha bisogno delle loro anime, altrimenti perderebbe il lavoro. Così trova due giovani, un ragazzo e una ragazza, pensando che potrebbero diventare i nuovi Adamo ed Eva…”